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LA SACRA FIAMMA DELL’AGONISMO Va bene ardere di passione sportiva, ma il portiere di una squadra svizzera sembra aver esagerato… Lugano - Lascia davvero sconcertati ciò che è accaduto pochi giorni or sono nell’ultima partita del campionato svizzero dilettanti: il portiere della squadra di casa ha avvertito un violento malessere intestinale, sfociato dopo pochi secondi in una violenta eruzione piro-fecale che ha provocato non pochi danni. Ma andiamo con ordine. In una tranquilla serata di Luglio si svolgono i playoff che decideranno quale squadra dilettantesca approderà alla categoria superiore; si affrontano il Cokomotiv-Lugano, nettamente favorito, e il Sambernardo-Berna, che affida le sue poche possibilità di promozione al forte bomber finlandese Palloseura. Il primo tempo procede fortunatamente senza grossi problemi e la partita si svolge regolarmente, tranne per un piccolo particolare a cui, al momento, nessuno presta attenzione; il portiere del Cokomotiv-Lugano trascorre i primi 45 minuti seduto su una tazza portatile in ceramica bianca adagiata vicino ad uno dei pali, alzandosi di scatto solo allorquando gli avversari scagliano un tiro verso la sua porta. Ma la tranquillità purtroppo non durerà a lungo. Siamo al ventesimo del secondo tempo: la squadra di casa conduce per uno a zero e già pregusta la vittoria quando Colicas, sfinito da quello che poi si scoprirà essere un raro morbo tropicale, al momento di rinviare il pallone si accascia sulle ginocchia e lascia partire dal retro un violento spruzzo gassoso fiammeggiante a lunga gittata, la cui temperatura si aggira intorno ai 450 gradi Fahrenheit. Il panico è stato immediato e i danni notevoli: ad avere la peggio è certamente stata l’ala destra del Sambernardo, che si trovava a soli quattro metri dall’eruzione, ed ha riportato gravi ustioni al torace ed alle braccia, mentre uno dei guardalinee è stato raggiunto dai lapilli riportando un’ustione lacero-contusa alla gamba destra. Gli altri giocatori che si trovavano nei paraggi hanno riportato ferite minori, e lo stesso Colicas è fuori pericolo e se la caverà con una ricostruzione artificiale dell’intestino ed una plastica totale alle natiche. A causare lo strano fenomeno pare siano stati dei fagioli freschi che Colicas aveva mangiato con avidità ( la quantità sembra si aggiri intorno ai Kg 3) durante il suo recente viaggio nella Terra del Fuoco, e che probabilmente possedevano ignote proprietà surriscaldanti. In ogni caso Colicas sarà molto probabilmente ceduto a fine stagione ad un’impresa metallurgica, che intende avvalersi delle sue doti tecniche per scopi industriali. Beato Dallapecora |