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Alcuni giorni fa stavo parlando con il mio asfaltista di fiducia su una sofisticata tecnica tibetana per infilare il filo nella cruna dell’ago, quando una parola da lui pronunciata, mi ha dato l’ispirazione per questa nuova, indispensabile ricerca su come funziona il frullatore. La parola era: Astragalo. Ma torniamo al FRULLATORE. Nell’antico Egitto tutti potevano farsi un buon frullato di frutta, purchè avessero il titolo di Faraone; infatti solo il Faraone poteva usare i sacri coccodrilli del Nilo. In breve, il frullatore degli antichi Egizi funzionava così: Si prendeva un coccodrillo e, mentre due schiavi gli tenevano la bocca aperta, un terzo schiavo gli infilava la frutta fra le mascelle, quindi gli si permetteva di chiudere la bocca triturando la frutta; poi, i due schiavi gli
Nel medioevo un commerciante, Nebbiolus Ottundentis detto “L’ Obnubilato”, capo quartiere della Corporazione degli Ottusi Consistenti,ebbe una idea folgorante. Fece costruire una scodella di pietra di 2 metri di diametro; al centro mise un piccolo tronco d’albero ed all’interno della scodella sistemò alcune scimitarre. Un asino faceva girare il tronco e le scimitarre e queste ultime, nel loro girare, non proprio vorticoso, finivano per sminuzzare la frutta che si metteva dentro la scodella. A proprio gusto si poteva aggiungere latte o acqua e miele. Con questo sistema Nebiolus riuscì a fare un solo frullato, che non fece in tempo a gustare, perché morì 86 anni prima che il frullato fosse pronto. Agli inizi del 900, Diesel, divenuto poi famoso per altre sciocchezze, inventò il frullatore a gasolio, ma, vuoi per il rumore; vuoi per gli scarichi inquinanti; vuoi per il fatto che più di una volta il suo frullatore aveva preso il volo in maniera incontrollata e disastrosa; il progetto venne abbandonato. Però la sfida era stata lanciata e, con l’avvento dell’elettricità ci si avviò, per gradi, a quello che oggi tutti noi conosciamo bene. Nella prima metà del 900 un anonimo dentista di Detroit, dopo aver sbattuto la testa contro il diretto delle 9,10, ebbe la visione di tanti cucchiaini che giravano vorticosamente ed inventò il “Frucchiatore” dove, al posto delle lame, sistemò dei cucchiaini. Ben presto, però, fu chiaro che la sua invenzione non funzionava a dovere e così il “frucchiatore” fu regalato ad un parco giochi per bambini obesi figli di genitori abulici. Degno di nota è anche il “frullino”, inventato da un tintore fiorentino vissuto nel XIII secolo o forse nel XIV, ma non si può escludere il XVII. Costui, il cui nome era Lento Lentoni dei Lentuli Lentinelli, dopo aver tentato
Oggi in ogni casa c’è un frullatore od un minipimer od un robot per cucina, elettrodomestici che noi usiamo con estrema disinvoltura, ma non dimentichiamo che nel passato ci sono stati uomini che hanno rischiato grosso per quello che noi conosciamo come “Frullatore”. Per conoscenerne il funzionamento rivolgersi ad un centro riparazione elettrodomestici... |
