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Un caloroso abbraccio a tutti i miei sostenitori! Senza di voi le mie strenue fatiche per portare il maschio moderno allo stesso livello di consapevolezza di se che aveva nei secoli scorsi sarebbero vane, ed io marcirei dimenticato in un'aula di Psicologia di qualche lontana facoltà siberiana. In mezzo alle centinaia di migliaia di Email che giungono in Redazione, una mi sembra significativa nel caso odierno: un affezionato lettore di Frattaglie si lamenta del fatto che la convivenza con la sua partner è un vero inferno: lei non fa che comandarlo a bacchetta, gli chiede sempre delle prove d'amore, come pulire la vasca dopo aver fatto il bagno, oppure cambiare le lenzuola una volta ogni quindici giorni, e poi le sue esigenze sono totalmente ignorate: non può nemmeno portare gli amici a casa per uno strip-poker con tre signorine finlandesi! Lui ha pensato di lasciarla numerose volte, ma non ha mai trovato il coraggio, e la porta di casa aperta. E' una storia che mi ha fatto riflettere parecchio! A tal proposito, dopo un mese di lunghi studi nella Biblioteca Valpolicelliana di Onegnole (FS), sono riuscito a scovare un testo greco di qualche anno fa (1988 per la precisione!) intitolato Come sbarazzarsi facilmente delle muffe, della moglie e della scoliosi, una vera pietra miliare del genere, da cui ho ripreso questo saggio consiglio. IL CONVIVENTE Se siete già andati a vivere con una donna significa che il problema è in fase avanzata e le soluzioni sono ben poche: praticamente siete spacciati per il 90%! Ma, mi raccomando, mai disperare. Incominciate coll'assumere un atteggiamento guardingo ma, nello stesso tempo, eccessivamente premuroso nei confronti della vostra lei. Dimostratele il vostro desiderio di essere utili in casa, di voler partecipare all'economia domestica come parte attiva, e non solo da ottuso e irrispettoso spettatore. Una volta che lei si sarà convinta avrete campo aperto: il primo passo da compiere è la lavatrice. Caricatela con una massiccia dose di indumenti bianchi delicati, camicie da notte di seta, biancheria intima, camicette di raso, etc. e inserite i vecchi calzini viola dello zio Bertoldo, che stingono con un'efficacia impressionante; fermate la manopola sui novanta gradi. Accendete. Il risultato sarà degno del pittore espressionista più innovativo, le macchie violette e blu si spargeranno ovunque sui capi lavati conferendo un'atmosfera da figli dei fiori, e la lavatrice avrà bisogno di almeno tre settimane di cura dallo psichiatra per rimettersi! Con l'aria da cane bastonato e seviziato di recente, vi scuserete con insistenza per calmare i bollenti spiriti della vostra compagna. Ora passiamo alle pulizie di casa: lavate accuratamente le piastrelle di porcellana del bagno con acido muriatico ad elevata corrosività, in modo che i disegni, dipinti a mano, raffiguranti in precedenza gruppi floreali, raggiungano la forma di un enorme coppetta di gelato con sedici gusti misti. Spazzate accuratamente per terra e lo sporco che si accumulerà infilatelo distrattamente sotto il tappeto del salotto, lasciando che si noti la montagnola. Passate i piatti sotto l'acqua senza detersivo e riponeteli nella credenza, impiastricciati di macchie e avanzi di cibo vistosi come pietre preziose. Spolverate con insistenza tutti i soprammobili perché lì si annida la polvere più persistente, sforzandovi di fare qualche vittima tra i piattini, i ninnoli e le cianfrusaglie: la guerra contro gli acari si deve vincere, non importa se ci saranno delle vittime! I sopravvissuti (non tra gli acari, tra i soprammobili), è ovvio, verranno sistemati ai bordi dei mobili, cosicché, "accidentalmente", diversi di loro potranno scegliere il suicidio ad una grigia esistenza. Eseguite queste procedure almeno una volta ogni tre giorni. Ursus Cadlegani |