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Salve a tutti,
sono Camillo Nefrostico. Mi pagano per rispondere alle vostre lettere ed io, purtroppo, non posso dunque esimermi dal farlo. Non indugiate oltre , cari navigatori, ed inviatemi domande, sfoghi , pareri e deliri assortiti: io sono qui per voi!
Si gradiscono anche offerte in danaro o in beni di prima necessità.
Grazie e SCRIVETEMI!!




Egregio dott. Nefrostico
Ho un terribile problema che vorrei sottoporre alla sua cortese attenzione. Tre mesi fa ho acquistato l’abbonamento per i mezzi pubblici della mia città. Da quel momento la mia vita è drasticamente cambiata. Provo un’attrazione morbosa verso ogni tipo di mezzo di trasporto pubblico: dai tram ai filobus, dalla metrò alla funicolare, finanche le scale mobili. Non riesco più a scendere dai mezzi di trasporto e, se lo faccio, subito ne cerco un altro per andare in un luogo qualsiasi, dovunque deciderà l’itinerario della corsa. Pensi che ormai i controllori mi danno del tu, e mi considerano come uno di famiglia; conosco personalmente tutti gli autisti dei pullman, tra un turno e l’altro andiamo al bar e offro loro un buon caffè. Sono arrivato al punto di non scendere neanche più ai capolinea, tanto so che la corsa prima o poi riprenderà. Sono stato anche premiato come cliente dell’anno, e come premio ho ricevuto un abbonamento vitalizio. Ho già contattato i migliori medici specialisti, che mi hanno diagnosticato la sindrome del passeggero solitario, malattia rarissima che non conosce cure certe. Solo lei mi può aiutare, aspetto un consiglio dalla rubrica che dai tranvieri viene affettuosamente denominata “la posta del binario”.
Grazie.

Catello Petrello

Tutto risolto!!! Sono felice di comunicarle che la diagnosi che le è stata fatta è sicuramente errata: lei non soffre affatto della sindrome del passeggero solitario, che è effettivamente incurabile, ma dell'altrettanto raro "morbo di Pullmann". Sono giunto a questa conclusione dopo aver tenuto conto dei seguenti elementi: 1) Non vi è traccia di violenza sessuale da lei effettuata verso i sedili, il cambio ed il cruscotto dei mezzi di trasporto in questione; 2) L'amicizia che lei dimostra nei riguardi dei conducenti (coloro che sono affetti dal "passeggero solitario" mostrano invece una notevole aggressività); 3) Il brandy che ho bevuto pocanzi era di pessima qualità, il che è facilmente dimostrabile dal fatto che in questo momento sono convinto di essere un'allodola.
Tenendo presente i motivi ora citati, posso consigliarle di fare un paio di viaggi incollato all'autobus al posto del parafango, e vedrà che in questo modo il morbo che la affligge scomparirà certamente in breve tempo.




Buongiorno, ho appena visitato il vs. sito, le domande che Vi vorrei fare sono 2, la prima fra una settimana dovrei sottopormi a delle analisi del sangue, io fumo haschisc, quanti gg devono trascorrere x evitare che i referti siano alterati? La domanda è il "fumo" fa male al fegato sia in un soggetto sano sia in un soggetto con epatite c? Perchè i pareri sono diversi.

Anonimo

Allora, vediamo un pò. Se lei, oltre a fumare, ingerisse contemporaneamente un quantità d'alcool pari al doppio del suo peso corporeo le tracce dell'haschisc nel sangue dovrebbero essere annichilite nel giro di tre o quattro ore circa. Per quanto riguarda la seconda domanda la risposta è semplice: il "fumo" fa piuttosto male soprattutto ai polmoni in un soggetto sano, mentre in un soggetto con l'epatite c il fumo fa probabilmente ancora più male, anche al fegato, per il vecchio proverbio secondo cui "Piove sempre sul bagnato", oppure quello per cui "Il cane morde sempre lo stracciato", o anche "Zompa il cetrulo e và in culo all'ortolano" ecc. ecc. Affettuosi saluti.


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